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La Giunta Pizzorno unanime: “Con la loro supponenza hanno vanificato anni di lotte e compromesso la sorte della convenzione che avevamo già abbozzato e discusso con Acea per il riconoscimento dell’indennità economica dovuta per lo sfruttamento delle sorgenti idriche che alimentano Roma

Anguillara, 12 novembre 2016 – Stupisce ogni giorno di più questa astratta e distratta amministrazione grillina di Anguillara che colleziona gaffe una dietro l’altra, evidentemente la solidità economica del “vitalizio mensile”, finalmente raggiunto, gioca brutti scherzi alla testa facendola vagare tra le nuvole o meglio tra le stelle. Ad essere colpita dalla “sbronza economica” è toccato questa volta alla Presidente/Assessore (quale sia il suo ruolo ancora non è stato chiarito né regolamentato, ma si sà, le regole valgono per gli altri ….), la Sig.ra Silvia Silvestri.

Un paio di giorni fa, la Sig.ra Silvestri, ha pubblicato un articolo nel quale si vantava di aver raggiunto uno “storico accordo” con Acea Ato2 Spa che avrebbe di fatto impedito un “presunto aumento” delle tariffe idriche.

Concordiamo sul fatto che l’accordo sia “storico”, è infatti dalla metà degli anni ‘70 che il Comune di Anguillara resisteva alle pressioni di Acea per aumentare le tariffe della fornitura idrica a servizio dell’acquedotto del Montano. Pressione sempre più forte a partire dalla metà degli anni ‘90 e funzionale al raggiungimento della “privatizzazione del servizio idrico”. L’Acea, azienda privata che lucra sulla vendita dell’acqua, appartenente anche al Gruppo Caltagirone (lo stesso contro cui, a Roma, la Sindaca Raggi si è schierata quando è stata chiamata a decidere per le Olimpiadi), sarà sicuramente riconoscente nei confronti dell’Amministrazione grillina di Anguillara: la sola che ha ceduto alle pressioni dell’Azienda di Piazzale Ostiense!

Lo “storico accordo”, che certifica e regolamenta il debito di € 170.061,37 riferito alla fattura del 17.06.2015, pubblicizzato dalla Sig.ra Silvestri come fosse una conquista, è in realtà frutto di estrema superficialità e di grossolani errori di valutazione da parte dell’Amministrazione grillina, in quanto:

  1. L’Amministrazione comunale uscente (Amministrazione Pizzorno) ha contestato ufficialmente suddetta fattura in ogni sede (documentazione in nostro possesso e agli atti in Comune) per il tramite del Responsabile d’Area preposto all’epoca dei fatti;
  1. L’Amministrazione comunale uscente ha sempre difeso il principio dell’acqua pubblica e sulla base di quello ha intrapreso, in ogni sede (documentazione in nostro possesso e agli atti in Comune nonché presso la Conferenza dei Sindaci e presso la STO di Ato2) la battaglia per il riconoscimento delle “royalty” da parte di Acea per il prelievo di acqua dal lago (ODG approvato in CC), l’attraversamento delle condotte sui terreni comunali, il continuo e logorante passaggio di mezzi pesanti contenenti liquami sulle nostre strade diretti al Depuratore Cobis (vedi i lavori di riparazione della parte finale di Via della Mainella, incrocio con Via di Ponte Valle Trave, eseguiti a spese di Acea su richiesta formale della Giunta Pizzorno).

Proprio in base ai due principi sopra citati, ritenevamo e riteniamo che l’importo richiesto da Acea a seguito fattura del 17.06.2015, pari a € 170.061,37, NON FOSSE DOVUTO. L’Amministrazione Pizzorno ha sempre contestato ad Acea, alla Conferenza dei Sindaci, alla STO di Ato2 e alla Regione Lazio, che ad una cittadina come Anguillara che accoglie le grandi infrastrutture acquedottistiche e preleva acqua dal Lago (presso Loc. La Marmotta), per alimentare Roma, deve essergli riconosciuta una “indennità economica” (royalty) così come avviene per i Comuni facenti parte delle Sorgenti del Peschiera. Comuni che già oggi ricevono da Acea centinaia di migliaia di euro all’anno di indennità per lo sfruttamento delle sorgenti che alimentano Roma.

Queste sono state le nostre lotte, lontane dai flash e dai post sui social network, documentate con atti ufficiali e sulla base dei quali abbiamo sempre contestato gli importi delle fatture pervenute, a partire da quella del 17.06.2015 che non si sarebbe dovuta mai riconoscere e quindi mai pagare!

L’acqua fornita da Acea al nostro sistema acquedottistico è un nostro diritto e non una utenza da ricontrattualizzare!

Ma con questo “storico accordo” (evidenza di un ennesimo atteggiamento da sprovveduti e saccenti), frutto della grande strategia dell’Amministrazione grillina, il nostro Comune ha scoperto il fianco ed ha definitivamente compromesso la strada già ufficialmente avviata per il riconoscimento delle royalty dovute alla nostra comunità da parte dell’Acea (immaginiamo la gioia che questo “storico accordo” avrà procurato agli azionisti dell’Azienda e a coloro con i quali discutemmo la bozza di convenzione)!

La domanda, quindi, è: perché si è voluto per forza riconoscere ufficialmente un credito alla società di Caltagirone – Suez & Raggi che non è dovuto e che vìola il principio dell’acqua pubblica sul quale nel 2011 oltre il 95% degli italiani si sono già espressi?

Eppure la Sig.ra Silvestri è al corrente delle evoluzioni che questo tema sta avendo visto che, qualche giorno fa, pubblicava su FB la nota della Regione Lazio nella quale veniva data informazione della rinuncia da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri di procedere al ricorso contro la Legge regionale n. 5 del 4 aprile 2015 (di cui l’Amministrazione Pizzorno fu una delle amministrazioni proponenti) che ha definito la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque.

Infine preme evidenziare l’assoluta falsità in merito all’avere scongiurato l’aumento delle tariffe le quali non possono essere modificate visto che al Comune di Anguillara non è concessa questa possibilità. Questo perché il nostro Comune ricade nella casistica di esclusione prevista dalle vigenti disposizioni dell’Autorità dell’Energia e Sistema Idrico AEEG (nota: “… sono altresì escluse dall’aggiornamento tariffario le gestioni che, a fronte dell’avvenuto affidamento del servizio idrico integrato al gestore d’ambito (Acea nel caso di Anguillara), non risultano aver effettuato la prevista consegna degli impianti, in violazione delle prescrizioni date in tal senso da parte del soggetto competente“).

La responsabilità politica ed economica di questa scellerata e superficiale scelta, su chi ricadrà?

Ci permettiamo di dare un consiglio a questa astratta e distratta Amministrazione: prima di prendere decisioni scellerate come questa, a vantaggio degli imprenditori romani, e vista la oggettiva incapacità di verificare i fatti, usate un pizzico di umiltà e chiedete informazioni. La cittadinanza apprezzerebbe più questo che i ripetuti selfie scattati alla normale amministrazione.

La Giunta Pizzorno
(Pizzorno F., Bianchini S., Flenghi M., Mochi P., Stronati E., Botti M. R.)