Se ne sente tanto parlare ma da quello che sento non mi sembra sia ben chiaro come stiano le cose. Ancor meno noto sembra essere lo stato di implementazione di tale strumento all’interno della macchina amministrativa comunale di Anguillara.
Iniziamo con il dire che il quadro normativo in materia è stato piuttosto in fermento dal momento in cui fu’ introdotto l’art. 24 del Decreto-Legge n. 113/2014, convertito con modificazioni, dalla Legge 11 novembre 2014, n. 164. Da allora, sono stati numerosi i pareri non del tutto rassicuranti in merito alle modalità di applicazione di tale strumento che, per chiarezza e per fugare qualsiasi dubbio, io stesso lo ritengo molto interessante, utile e mi auspico possa essere davvero applicato anche da noi.
Per completezza di informazioni sulle “difficoltà” di applicazione ed interpretazione del principio del Baratto Amministrativo, si rimanda al seguente LINK (uno dei tanti approfondimenti disponibili online).
A dimostrazione della “scivolosità” del quadro generale di attuazione del Baratto Amministrativo abbiamo la Deliberazione n. 27 del 2016 della Corte dei Conti (Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna). Nella stessa, emanata nell’adunanza del 9 marzo del 2016, è espresso un parere (richiesto dal Comune di Bologna) in merito al “rischio di pregiudizi per le finanze comunali e per le ipotesi di danno erariale” che diverse fonti, tra cui l’ANCI tramite la nota della fondazione IFEL, avevano sollevato. Grazie al parere della Corte dei Conti (disponibile online) si ha, quindi, oggi a disposizione un “vademecum” che evita rischi di interpretazione delle norme di definizione ed attuazione del Baratto Amministrativo.
Non a caso, proprio per la volontà di volerlo applicare (differentemente dalle falsità diffuse tramite web o in piazza), con prot. n. 19484/2015 del 20.08.2015, presentammo un emendamento alla Proposta di Delibera di Consiglio avente ad oggetto “APPROVAZIONE BILANCIO 2015, BILANCIO PLURIENNALE 2015-2017, BILANCIO CONOSCITIVO EX D.LGS. 118/2011 E RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA“. Suddetto emendamento conteneva l’individuazione della destinazione di alcune somme e tra queste la somma di 10 mila euro a copertura proprio del Baratto Amministrativo (fondi ancora nelle disponibilità del bilancio comunale). Trovate tutto nella Delibera di Consiglio n. 21/2015 del 03.09.2015.
Quindi, presso gli Uffici Comunali, sono a disposizione i fondi (10 mila euro), la bozza della Delibera di Giunta di indirizzo e la bozza del Regolamento del Baratto Amministrativo già emendato ed adattato rispetto alla Deliberazione n. 27/2016 della Corte dei Conti. Si tratta solo di completarne l’iter.
Per completezza vi informo inoltre che giace presso gli Uffici di Segreteria, dal dicembre 2013, anche il Regolamento sull’Amministrazione Condivisa (uno strumento molto simile al Baratto Amministrativo rivolto specificatamente alla concessione di agevolazioni alle associazioni, in particolare per quanto attiene l’esenzione dal pagamento della Tosap in occasione degli eventi, in cambio di attività volte al miglioramento del decoro, pulizia, etc.) che completò l’intero iter di approvazione ovvero fu anche licenziato dalla Commissione Statuto e Regolamenti (nella pratica, occorre solo portarlo in Consiglio comunale).
Enrico Stronati
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