Mi trovo ancora una volta a replicare ad un articolo in cui si persevera nel diffondere informazioni inesatte che pensavo di aver chiarito. Evidentemente mi sbagliavo.
Si tratta dell’articolo dal titolo “Anguillara: trasparenza, informazione e… l’assessore a scoppio ritardato” apparso in prima pagina del giornale online “Osservatore Laziale”. Nello stesso, in risposta al mio articolo di chiarimento e smentita di un precedente articolo nel quale si insinuava che l’Albo Pretorio OnLine non funzionasse da 4 mesi (uscito a metà ottobre 2015 sulla medesima testata), l’autore riporta ancora delle inesattezze cui vorrei di nuovo fornire replica. Resta l’invito che sempre rivolgo ai cittadini di approfondire e verificare i contenuti che leggono, soprattutto in prossimità della campagna elettorale.
In data 25 giugno 2015, in una nota da me diffusa, si informava la cittadinanza della imminente uscita del nuovo sito web del Comune (quello attualmente online). Nella stessa si affermava inoltre che alcuni servizi obbligatori per legge sarebbero stati garantiti sin da subito, gli altri mano mano che si sarebbero completate le procedure di migrazione dei dati. Uno dei servizi immediatamente disponibile fu, per l’appunto, l’Albo Pretorio OnLine che, da subito, fu attivato senza alcun “allarme trasparenza” come erroneamente affermato nell’ottobre 2015 con l’articolo intitolato “Ad Anguillara è allarme trasparenza: l’Albo Pretorio OnLine è fuori uso da 4 mesi” (invito i lettori a leggerlo). In quest’ultimo comunicato l’autore affermava che “Determine, delibere e quant’altro riguardi gli atti pubblici dell’amministrazione comunale, la cui pubblicazione è stabilita per legge, precedentemente al 1 Luglio 2015 non è accessibile”. Ho provato a chiarire nel mio articolo del 30 marzo u.s. che quanto affermato non corrispondeva a verità, ma evidentemente non si è colta questa esigenza. L’Albo Pretorio OnLine ospita gli atti a rotazione per un tempo fissato (stabilito per legge di 15 gg, salvo eccezionali casi). Assolto l’obbligo di legge, con la nuova piattaforma, gli atti transitano nello “storico” dove deve essere garantita la reperibilità dei numeri di registro della pubblicazione per l’eventuale richiesta di accesso agli atti (si veda in basso a sinistra nell’immagine sottostante). Questo fu assicurato sin dal primo minuto di vita della nuova piattaforma. Successivamente, per fornire un servizio ancor più vicino ai cittadini, si è anche provveduto al recupero delle 7500 pubblicazioni assicurando la visibilità del testo dell’atto oltre che dei numeri di registro della pubblicazione. Quindi, qualcosa in più del dovuto.
Altra inesattezza nell’articolo pubblicato ieri (“Anguillara: trasparenza, informazione e… l’assessore a scoppio ritardato”) è l’affermazione “…. si constatava che la parte storica dell’Albo Pretorio risultava ancora inaccessibile e la circostanza veniva confermata anche dall’organo di Revisione che sulla proposta del Bilancio di Previsione 2015 ….”. Sono due cose che non sono assolutamente in collegamento. L’Organo di Revisione ha espresso un parere di merito relativamente agli adempimenti previsti in sede di predisposizione del Bilancio che nulla hanno a che vedere con gli adempimenti previsti per il rispetto dei principi di trasparenza (il cui controllo è demandato inoltre ad altro organo). La raccomandazione dell’Organo di Revisione fu, peraltro, immediatamente assolta, diversamente oggi avremmo avuto probabilmente una segnalazione alla Corte dei Conti.
Vorrei poi far comprendere all’amico Galea che il sottoscritto scrive e comunica da 5 anni, autonomamente grazie ai canali di comunicazione dallo stesso creati e pagati, come ogni amministratore dovrebbe fare. Se ho atteso 7 mesi per replicare è perché confidavo davvero in una chiamata da parte sua, quanto meno per un approfondimento o magari per scrivere in merito ai nuovi e potenti servizi online del nuovo portale rendendoli così noti ai più.
E’ vero, non esiste l’obbligo di contattare l’Amministrazione per avere informazioni di dettaglio sulle tematiche comunali, ma difatti non era un obbligo ma piuttosto un “garbato invito”, come lo stesso autore afferma. Quanto realizzato con il nuovo sito ed i servizi ad esso connessi non lo si può apprendere con la semplice valutazione di quello che è parso essere un disservizio. Parlandone, forse, questi articoli risulterebbero più utili alla cittadinanza.
La disinformazione cui mi riferivo, che qui ribadisco, è il voler far passare per illegale qualcosa che invece illegale non è, voler insinuare a tutti i costi che ci sia stato un “allarme trasparenza” che invece non si è mai verificato. Per un lasso di tempo di circa 4/5 mesi si è lavorato al recupero dei testi degli atti storici al fine di rendere un servizio migliore alla cittadinanza ma la disponibilità delle informazioni utili all’adempimento del principio di trasparenza, ovvero il raggiungimento dei riferimenti del registro della pubblicazione degli atti, fu assicurata sin dal primo minuto di vita della nuova piattaforma.
Infine, mi si chiede di sapere per quale motivo il testo della DD 1503/2014 risulti tutt’ora non visibile (ribadisco che il numero di registro è correttamente pubblicato, si veda in basso a sinistra nell’immagine sottostante, il che assicura sull’assolvimento del principio di trasparenza). Per assoluta trasparenza aggiungo che sono 13 le Determine Dirigenziali del 2015 per cui ancora non è possibile visualizzare il testo. Sulle stesse sta lavorando la segreteria con operazioni di recupero manuale del testo che dovrebbero completarsi nel giro di pochi giorni.
Non ho l’abitudine di intraprendere un botta e risposta a suon di comunicati, sia perché il tempo è tiranno, sia perché questo diverrebbe noioso e poco utile. Rinnovo quindi l’invito all’amico Galea a prendere contatto con il sottoscritto qualora decidesse di procedere alla pubblicazione di un articolo che illustri la nuova rivoluzionaria piattaforma informatica del Comune.
Diversamente rassicuro i lettori che avranno avuto la pazienza di leggere questa mia nota che la stessa sarà l’ultima che pubblicherò in risposta su questo tema. Mi riservo però, qualora il mio invito di cui sopra venisse disatteso, di provvedere alla pubblicazione di un articolo che illustri le potenzialità del nuovo sito e dei servizi online ad esso connessi.
Assessore all’Ambiente ed Informatizzazione
Enrico Stronati
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