Sommario
La gestione del ciclo dei rifiuti fu affidata al CNS a febbraio 2011, questi dapprima concedeva l’esecuzione del servizio a Formula Ambiente (di cui Buzzi fu Presidente sino al 2012) e poi, ad inizio 2013, a Coop. 29 Giugno direttamente. Il CNS era e rimane il contraente con il quale il Comune ha stipulato suddetto contratto. Il Comune ha comminato sanzioni per importo pari a 100 mila euro al CNS per violazioni contrattuali a dimostrazione del costante controllo sull’operato della ditta. Il 19.12 p.v. si terrà un incontro con il CNS e con gli Amministratori Giudiziari per concordare il prosieguo del rapporto contrattuale. Qualora sussisteranno le condizioni giuridiche a tutela dell’Ente, si procederà alla risoluzione del contratto al fine di garantire tutti, i cittadini che pagano un importo oneroso per un servizio oggettivamente deficitario e i dipendenti che operano il servizio.
Ad Anguillara operava anche Formula Sociale – anch’essa sotto sequestro e di “proprietà” di imprenditori molti dei quali finiti agli arresti – con “affidamento diretto” del 2.3.2010, sostituita nel 2012 a seguito bando a rilevanza europea.
Nessuno degli appalti affidati sotto la guida dell’Amministrazione Pizzorno è stato concesso a cooperative oggetto di indagine.
Approfondimento
Si è appreso dalla stampa e dai telegiornali dei numerosi provvedimenti giudiziari connessi all’operazione “Terra di mezzo”, nota anche come “Mafia Capitale”, che hanno interessato politici, imprenditori ed impiegati che in un modo o in un altro sono indagati per reati diversi che vanno dalla concussione, estorsione sino all’associazione mafiosa. Non spetta all’Amministrazione comunale stabilire chi abbia responsabilità e colpe; le indagini sono tutt’ora in corso e siamo certi che non si fermeranno agli accadimenti sinora noti.
Tra le persone interessate alle misure cautelari risultano esserci alcuni imprenditori facenti parte del management di varie cooperative – tra i quali Salvatore Buzzi della Coop. 29 Giugno – azienda che ad Anguillara esegue il servizio di raccolta dei rifiuti su mandato del titolare del contratto ovvero il CNS (Consorzio Nazionale Servizi).
Agli inizi del 2011, nel mese di febbraio, il CNS si aggiudicò l’affidamento dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani che fu messo a bando sul finire del 2009 con una procedura nota come “dialogo competitivo”.
All’atto della stipula, avvenuta con contratto Rep. n. 1428 del 23/03/2011, il CNS affidò l’esecuzione del servizio ad un consorzio facente parte della sua organizzazione, ovvero il Consorzio Formula Ambiente, un “colosso della cooperazione” di cui Buzzi, per tramite della sua 29 Giugno, ne fu uno dei fondatori insieme a circa altre 20 cooperative negli anni 1999-2000 e Presidente sino al 2012.
All’atto del suo insediamento, questa Amministrazione, ereditato il suddetto contratto per la raccolta dei rifiuti, contratto della durata di ben nove anni e sottoscritto a poche settimane dalle elezioni politiche del maggio 2011 sotto la allora uscente Amministrazione di centrodestra, ha provveduto, data la delicatezza della materia, ad affidare la responsabilità dell’intera Area Ambiente al Comandante della Polizia Municipale.
Successivamente, nei primi mesi del 2012, la Coop. 29 Giugno entra a far parte anche del CNS, direttamente e non più tramite il Consorzio Formula Ambiente.
Risale a maggio 2012 la prima richiesta da parte del CNS di voler sostituire l’esecutore del servizio ovvero sostituire il Consorzio Formula Ambiente con la Coop. 29 Giugno. Nella stessa il CNS informava della data di subentro tout-court della Coop. 29 Giugno nella gestione esecutiva del servizio.
A suddetta richiesta, in ottemperanza ai doveri spettanti al Responsabile Unico del Procedimento, il Comune replica richiedendo documentazione attestante il rispetto dei requisiti tecnici che obbligatoriamente il subentrante avrebbe dovuto possedere.
Operate, quindi, le dovute verifiche da parte degli Uffici Tecnici competenti, nel gennaio 2013, a seguito Determina Dirigenziale n. 1158 del 29/11/2012, viene accordata la richiesta di sostituzione dell’esecutore del servizio, il Consorzio Formula Ambiente, con la Coop. 29 Giugno.
Di fatto il soggetto contraente è sempre stato e resta tutt’ora il CNS con il quale il Comune ha sottoscritto il contratto e verso il quale emette pagamenti e/o richieste.
Non si tratta di un “affidamento o un subentro a diverso soggetto” che violerebbe l’art. 118 del Testo Unico Appalti, DLgs 163/2006, ma una prassi che poggia su consolidata giurisprudenza che attesta “….comporta l’instaurazione tra consorzio e consorziati di un rapporto organico, ne discende che l’attività posta in essere dalla singola cooperativa in qualità di consorziata è imputabile al soggetto consorzio, in quanto la cooperativa stessa è inserita nel consorzio con un rapporto di immedesimazione organica, e i suoi intenti si identificano integralmente con quelli del consorzio stesso. Infatti – TAR Piemonte, sez. II, 15.12.1988 n. 555 – è sul soggetto consorzio che ricade, nella sua qualità di formale titolare del rapporto esterno, ogni responsabilità nei confronti del committente”.
Ciò ribadisce che il contraente era ed è tutt’ora il CNS e non la Coop. 29 Giugno.
Al contempo occorre precisare che “….la possibilità per il consorzio aggiudicatario di incaricare altra consociata per l’esecuzione dei lavori residui alle medesime condizioni economiche di cui all’offerta, è subordinata, …. alla verifica che l’impresa subentrante, ancorché non indicata in sede di gara, non abbia partecipato autonomamente alla gara e risulti in possesso dei requisiti di carattere generale, la cui verifica va effettuata nei confronti della consorziata e non con riferimento al solo consorzio (v. Cons. Giust. Amm. Regione siciliana 26.02.01 n. 92)”.
Ne consegue che l’operato dell’Ufficio, pertanto, risulta legittimo.
Gli Uffici comunali, inoltre, hanno sempre controllato rigorosamente l’esecuzione del contratto da parte della cooperativa esecutrice di talché, nel corso del tempo, hanno contestato alla detta azienda sanzioni per circa 100.000 (centomila) euro, sanzioni impugnate dalla cooperativa medesima e per le quali è tutt’ora pendente un procedimento civile avanti al competente Tribunale nel quale l’Ente si è ritualmente costituito giusta mandato della Giunta comunale.
E’ però anche utile rammentare la presenza ad Anguillara della Coop. Formula Sociale (anch’essa facente parte del gruppo CNS e le cui quote societarie sono sotto sequestro da parte della magistratura). Tale cooperativa svolgeva il servizio di manutenzione del verde giusta “affidamento diretto” concesso in data 2.3.2010 dalla società municipalizzata ESA alla quale il Comune aveva – a suo tempo – ceduto il servizio.
La cooperativa Formula Sociale ha terminato la gestione e manutenzione del verde in seguito all’esito della gara pubblica di rilevanza europea – effettuata sempre dall’Ufficio Ambiente dell’Ente sotto la responsabilità del Comando della Polizia locale – per la quale è risultata aggiudicataria altra azienda.
Del contratto in essere relativo alla gestione della raccolta dei rifiuti l’Amministrazione comunale ha in data 5.12 u.s. provveduto ad informare formalmente la Prefettura di Roma per avere chiarimenti circa il prosieguo dei rapporti da avere con la Coop. 29 Giugno e con il Consorzio CNS e manifestando, tra l’altro, la propria assoluta disponibilità a fornire tutti gli elementi ed atti che la Prefettura medesima ritenesse volere acquisire, utili alla valutazione di quanto verificatosi nell’ambito della procedura di gara.
Quindi, il Tribunale di Roma, con apposito decreto, nominava nuovi amministratori giudiziari per la Coop. 29 Giugno.
In data 11.12 u.s. gli Uffici comunali provvedevano a convocare i responsabili del Consorzio Nazionale Servizi (CNS) per la data del 19.12 p.v. al fine di chiarire i rapporti e le azioni che il Consorzio medesimo – titolare del contratto in essere – intendesse intraprendere per garantire il regolare servizio e la tutela dei lavoratori.
Ciò, non solo per salvaguardare tutta la comunità e rendere trasparenti i procedimenti amministrativi suddetti che oggi appaiono inseriti in una coltre di dubbi che è necessario rimuovere, ma anche per garantire i cittadini che pagano una tariffa elevata in proporzione ai servizi svolti (circostanza questa già oggetto delle numerose contestazioni intercorse tra gli uffici e la azienda e che hanno portato – come ricordato – alle suesposte sanzioni pari a circa 100.000 euro). Devono essere inoltre garantiti anche i lavoratori della Coop. 29 Giugno che potrebbero essere, loro malgrado, vittime degli accadimenti.
Non da ultimo l’Amministrazione comunale sta valutando – in proprio – percorsi diversi non escludenti la possibilità dell’eventuale scioglimento del contratto che potrà essere posto in essere solo se vi saranno garanzie per l’Ente ovvero evitando di creare danni economici al Comune conseguenti ad una risoluzione unilaterale non supportata da esaustivi elementi giuridici.
Infine va evidenziato che per i bandi pubblici svoltisi sotto la presente Amministrazione (trasporto scolastico, servizi sociali, mensa scolastica, gestione dei parcheggi, verde pubblico) non è risultata vincitrice alcuna azienda facente parte della galassia delle cooperative oggetto d’indagine e ancor meno della “galassia di Buzzi”.
“Non è mio compito esprimere giudizi – che ora sarebbero facili – nei riguardi di chi effettivamente abbia la responsabilità politica di un contratto come quello della igiene urbana – afferma il Sindaco Avv. Francesco Pizzorno – che ha da subito creato problematiche e disparità per i cittadini – nonostante l’impegno degli operatori – prime su tutte la divisione in zone della città e la limitata operatività della raccolta porta a porta, nonché difficoltà per i controlli e per la gestione del servizio stante la genericità e la indeterminatezza di molti suoi aspetti, il tutto con un costo medio per cittadino superiore a quello di molti altri Comuni, circostanza che ha portato ad un aumento della tariffa.
Voglio – però – precisare, a tutela degli uffici, che i responsabili comunali preposti al controllo hanno sempre operato con coraggio e decisione arrivando – come ricordato – a contestare sanzioni per circa 100.000 euro alla cooperativa esecutrice del servizio; deve, altresì, essere evidenziato l’operato della Giunta Comunale che ha deliberato la costituzione in giudizio nei confronti della predetta cooperativa.
Da parte nostra abbiamo posto, da tre anni e mezzo, come obiettivo primario della azione amministrativa il rispetto della legalità e su questo punto non torneremo indietro, senza clamori “politichesi” o vuoti proclami, ma con assoluto rigore e ponendo in essere tutte le azioni, in ogni sede, a tutela di Anguillara e della cittadinanza”.
Verranno fornite maggiori informazioni mano a mano che queste saranno disponibili ed utili a comprendere lo stato dei fatti.
Gruppo Consiliare “Pizzorno Sindaco”
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