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Paese dei laghi, del verde e delle acque minerali, così recitava il benvenuto che, fino a pochi anni fa, accoglieva i visitatori all’arrivo ad Anguillara. Una frase che rivela(va) il legame profondo tra la città, i suoi abitanti e l’ambiente.

Il PTPR (Piano Territoriale Paesistico Regionale) si pone l’obiettivo di individuare le grandi suddivisioni di tipo fisiografico (montagna, collina, pianura, costa), i sistemi tematici (agricolo, boschivo, delle acque, insediativo) e le componenti biologiche, geomorfologiche o insediative, antropiche che – appunto – hanno contribuito e contribuiscono alla trasformazione della struttura territoriale. Il PTPR è lo strumento di pianificazione attraverso cui la Pubblica Amministrazione disciplina le modalità di governo del paesaggio, indicando le relative azioni volte alla conservazione, alla valorizzazione, al ripristino o alla creazione di paesaggi.

E’ chiara, quindi, l’importanza che assume il PTPR per Anguillara e i laghi intorno ai quali si articola la vita dei suoi abitanti. E’ il PTPR lo strumento idoneo a coniugare queste due realtà che – spesso – sembrano in antitesi?

La presenza di due laghi, quello di Bracciano e quello di Martignano, ma anche di aree soggette a ZPS, impone l’assoluta esigenza di garanzie di tutela, che si devono armonizzare con le realtà antropiche regolarmente esistenti. Esiste questa capacità all’interno del PTPR?

A Vigna di Valle, ad esempio, sono presenti aree ricadenti nei paesaggi agrari di continuità, ma anche insediamenti in evoluzione adiacenti lo specchio acqueo e insediamenti agrari di valore nelle aree contermini: cosa prevede il PTPR per casi come questi?

Di questo ed altro parleremo con GIANLUCA QUADRANA in videoconferenza lunedì 1 marzo 2021, dalle ore 18 alle ore 20

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