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Stronati: finalmente si completa l’iter per il porta a porta su tutto il territorio. Un altro passo avanti reso possibile dal nostro lavoro e dai fondi (circa 168 mila euro) che lo stesso ha prodotto. Ma attenzione a non incappare nell’errore di barattare l’estensione del servizio con la rinuncia alla raccolta degli sfalci e delle potature. Ciò rappresenterebbe un regalo economico piuttosto cospicuo alla ditta appaltatrice che già agli inizi del 2016 aveva assicurato all’Ufficio Ambiente la disponibilità all’estensione del servizio a costo zero per la collettività.

E’ di ieri il comunicato dell’Amministrazione comunale con il quale si informa dell’imminente avvio dell’estensione della raccolta differenziata porta a porta a tutto il territorio comunale.

Non possiamo che compiacerci, ancora una volta, dello scontato epilogo della procedura amministrativa avviata, anche questa, con la passata Amministrazione. Con estremo piacere apprendiamo che l’Amministrazione comunale, oggi, finalmente, riconosce la paternità di questo altro piccolo ma significativo passo avanti su uno dei servizi più controversi degli ultimi 10 anni.

Ci preme, però, evidenziare alcuni punti evidentemente “sfuggiti” all’Amministrazione comunale, se non altro per evitare che una conquista possa tramutarsi in un sostanzioso vantaggio economico per l’attuale gestore del servizio: il Consorzio Nazionale Servizi e la sua “affiliata” Cooperativa 29 Giugno. La stessa Coop. 29 Giugno alla ribalta delle cronache giudiziarie romane e tanto avversata dalla Sindaca e dai suoi colleghi di partito durante la campagna elettorale quando il mantra di “liberiamo il Comune dall’odore di mafia” andava a braccetto con “il PRG verrà revocato, senza se e senza ma“. Parole evidentemente pronunciate senza sapere visto poi l’epilogo che hanno avuto queste due vicende.

Leggendo il Comunicato di Palazzo Baronale, si informano i cittadini che “in data 14.12.2017” l’Amministrazione “ha provveduto ad inviare al Centro Unico di Acquisto (forse si tratta del SUA, Stazione Unica Appaltante? NDR) presso Roma Città Metropolitana il bando per l’acquisto degli automezzi da destinare alla raccolta differenziata“.

La prima domanda che salta in mente è: “ma con quali fondi“?

Sempre grazie a Babbo Natale che, tornato ad Anguillara, ha voluto rammentare all’Amministrazione comunale che con Determina Dirigenziale n. 7394/2014, l’allora Provincia di Roma concesse 168.474,68 Euro (di cui 15.315,88 a carico del Comune), a seguito della richiesta di finanziamento inoltrata il 18/12/2013 dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Anguillara (a questo LINK è possibile leggere la DD n. 1144/2015 dell’avvio della procedura di acquisto del materiale necessario all’avvio del porta a porta spinto, nelle premesse i riferimenti al finanziamento della Provincia e agli obiettivi da raggiungere).

La seconda domanda che ci si potrebbe porre è: “ma perché non si è concluso prima l’iter“?

Continuando nella lettura della DD n. 1144/2015 è chiaro che la procedura di acquisto del materiale necessario all’estensione del porta a porta a tutto il territorio comunale fosse stata già avviata. Purtroppo i due bandi per l’acquisto dei mezzi avviati dall’Ufficio Ambiente, andarono deserti, nessuna azienda, cioè, si dimostrò disponibile alla fornitura dei mezzi di trasporto necessari all’ampliamento del servizio. Poi a giugno ci furono le elezioni e chi è subentrato, evidentemente troppo accecato dalla caccia alle streghe, ha speso più tempo alla ricerca di chissà quale fantasma piuttosto che proseguire sul percorso già avviato e giungere, quindi, all’obiettivo di estendere il servizio di raccolta porta a porta così come ora parrebbe avvenire. Chissà, peraltro, se i maggiori costi dovuti a questo palese ritardo, sostenuti dal Comune e quindi dai cittadini, verranno mai riconosciuti e in qualche modo resi.

Già! Perché i cittadini devono sapere che in data 03.05.2016, con prot. n. 12099/2016 (vedi LINK), l’Ufficio Ambiente del Comune di Anguillara richiedeva al CNS (titolare del contratto di appalto) la “disponibilità e le tempistiche per le procedure preliminari di informazioni alle utente” relativamente all’estensione del porta a porta su tutta la Zona B (il Comune di Anguillara è suddiviso in due Zone con due diverse modalità di erogazione del servizio – inizialmente erano tre Zone, poi la Zona C fu “promossa” in Zona B grazie all’accordo del 2 luglio del 2015 tra Comune e CNS, lo stesso accordo su cui si basa l’estensione del servizio porta a porta). Ovvero, per maggiore chiarezza, gli Uffici tecnici del Comune e del CNS si erano già accordati all’avvio del porta a porta spinto!

Ciò che occorrerebbe chiedere all’Amministrazione comunale è: come mai ci sono voluti 17 mesi per inviare il Bando agli Uffici preposti della Città Metropolitana? 17 mesi!

Una ulteriore domanda che vorremmo porre all’Amministrazione, stando alle voci circolanti, è se corrisponde a verità l’ipotesi dell’estensione del porta a porta spinto in cambio della rinuncia alla raccolta domiciliare degli sfalci e potature.

Questo sarebbe a nostro avviso una vera e propria beffa nonché un cospicuo dono, in termini economici, alla società incaricata di gestire il servizio.

Gli uffici si erano già accordati ad aprile 2016 per estendere il servizio, NON DI BARATTARLO!

Ci auguriamo, quindi, che questa sia solo un chiacchiera.

In ultimo, a circa 2 anni dalla scadenza del contratto, suggeriamo all’Amministrazione comunale di assumersi la responsabilità in merito al credito vantato dal Comune nei confronti dell’appaltatore. In particolare giacciono nelle casse del CNS/29 Giugno circa 110 mila euro da questi preventivati – quindi caricati sull’offerta economica – per la realizzazione della mini isola ecologica a servizio del quartiere di Ponton dell’Elce. Decida l’Amministrazione sul da farsi in merito e assuma consequenzialmente gli atti necessari a far onorare tale credito. Oppure si usi lo stesso per richiedere maggiori servizi alla ditta considerando, in particolare, che suddetti fondi sono ricompresi nella tariffa che i cittadini hanno pagato, pagano e pagheranno sino alla scadenza del contratto

Ci sarebbe inoltre da domandare – conclude il Consigliere Bianchini – quanti sono gli introiti della raccolta differenziata (plastica, carta, vetro e metalli) ottenuti sempre grazie all’accordo del 2 luglio 2015 condotto dalla precedente Amministrazione, con il quale, peraltro, fu posto un tetto massimo di tonnellate di rifiuti indindifferenziati a carico del Comune. Quindi maggiori introiti e spesa massima fissa“.

L’ennesima dimostrazione delle attente politiche di risanamento portate avanti con fatica dalla precedente Amministrazione.