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L’Amministrazione Pizzorno si assunse un preciso impegno all’atto del suo insediamento in Comune: risolvere l’emergenza arsenico per i 18.000 cittadini di Anguillara che dal 2001 hanno pagato per avere acqua non potabile al rubinetto di casa, spesso peraltro anche a loro insaputa. Dopo il potenziamento della cisterna dell’acquedotto del Montano e il potenziamento della portata dell’acqua proveniente da Cesano (Peschiera-Le Capore), l’installazione dei due impianti a noleggio per gli acquedotti del Biadaro e di Ponton dell’Elce e il conseguente acquisto del primo, si è completata il 14 novembre u.s., con la Determinazione n. 1219, la procedura di approvvigionamento anche del secondo impianto ovvero l’impianto di Ponton dell’Elce.

Una promessa fatta in campagna elettorale, un impegno che ci assumemmo al nostro insediamento – fanno sapere da Palazzo Baronale – un dovere che qualunque amministrazione, a prescindere dal colore, dovrebbe adempiere. Ancora oggi invece il problema arsenico è presente in alcuni comuni del Lazio, mentre ad Anguillara è risolto ormai da luglio 2013, molto tempo prima delle scadenze imposte dalle disposizioni nazionali (che riprendono la normativa Europea), e si completa definitivamente con la suddetta Determinazione“.

La politica fatta di annunci ed inaugurazioni pre-elettorali o di articoli che hanno il solo fine di screditare chi si è assunto un preciso impegno e lo ha portato a compimento (come questo: http://www.corrierelago.it/primo-piano/3538-beffato-pde-fondi-potabilizzatore-al-2015.html) non ha più fondamento e non interessa più nessuno, contano i fatti e la risoluzione dell’emergenza acqua potabile per tutti gli acquedotti comunali è un fatto.

Avevamo annuinciato ad Aprile la disponibilità dei fondi: promessa mantenuta!

Avevamo replicato all’articolo sopra riportato affermando che quanto in esso contenuto fosse una falsità e che lo avremmo dimostrato: dimostrazione effettuata, smentita l’ennesima infondata menzogna!

Con questo ultimo atto Anguillara è definitivamente un Comune senza più l’emergenza arsenico e con il pieno possesso e proprietà di tutti gli impianti di potabilizzazione delle acque.

L’Amministrazione Comunale